PENALE/Tributario. Dichiarazione infedele ed IRAP

Le dichiarazioni infedeli  previste dal decreto legislativo n. 74/2000 ed in particolare la fattispecie prevista dall’art. 4 (dichiarazione infedele) riguarda esclusivamente le dichiarazioni dei redditi e le dichiarazioni annuali iva.

Lo ha chiarito la Corte di Cassazione con sentenza n. 4906 del 3 febbraio 2015 : l’evasione dell’IRAP non è penalmente rilevante con la conseguenza che per il superamento della soglia di punibilità del reato di dichiarazione infedele occorre escludere la rettifica relativa al tributo regionale.

L’imprenditore interessato era ricorso per Cassazione avverso il provvedimento del Tribunale del riesame che  confermava il sequestro preventivo per equivalente su alcuni beni di proprietà dell’indagato.

Tra i motivi di ricorso quello relativo alla errata quantificazione della imposta evasa in quanto i giudici di merito avevano anche sommato l’IRAP rettificata.

La Corte ha ribadito che tale tributo è escluso  dal campo di applicazione del DLgs e quindi la somma per detto tributo non andava calcolata al fine di verificare o meno il superamento della soglia di punibilità.