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PENALE / Sostanze Stupefacenti. In arrivo decreto legge. Servirà ad evitare il caos?

PENALE / Sostanze Stupefacenti. In arrivo decreto legge. Servirà ad evitare il caos?
PENALE/ Testo Unico Stupefacenti. In arrivo nuovo decreto : servirà ad arginare il caos? 

Come è noto la Corte Costituzionale ha decretato che non è legittimo prevedere lo stesso trattamento sanzionatorio per reati connessi all’utilizzo di droghe pesanti e per quelli connessi all’utilizzo di droghe leggere.

Con la sentenza n. 32 la Corte ha ripristinato la normativa previgente  che prevedeva pene diverse per chi cedeva hashish o marijuana  e chi cedeva cocaina o eroina o altre droghe pesanti.

Non solo : nel frattempo il decreto legge n. 146/2013 ha considerato la ipotesi dell’art. 73 comma 5 ( detenzione o spaccio di lieve entità ) come figura autonoma di reato con considerevoli effetti ai fini della prescrizione del reato.

Nei Tribunali e nelle Corti gli effetti della sentenza 32/2014 (pubblicata il 5 marzo 2014)  si notano eccome: condanne a svariati anni di reclusione per il possesso di droghe leggere vengono adeguate alle norme ora vigenti.

Tuttavia vi sono problemi per coloro che sono sati giudicati e la cui sentenza è definitiva: per loro, l’unica possibilità per ottenere l’applicazione della legge più favorevole ( come prescrive l’art. 2 del codice penale) è quella di instaurare un incidente di esecuzione o di percorrere la strada della revisione della sentenza.

Per i procedimenti, invece, pendenti in Cassazione, vi è la possibilità che la Corte Suprema :

a)annulli con rinvio per la rideterminazione della pena;
b) proceda direttamente alla rideterminazione della pena ai sensi dell’art. 620 c.p.p
c)annulli senza rinvio le sentenze di patteggiamento con trasmissione degli atti per l’ulteriore corso;
d) annulli senza rinvio per intervenuta estinzione del reato per prescrizione.

Come è facile arguire il quadro è variegato, complesso e complicato.

Occorre sapersi muovere con cautela ma anche con decisione, chiedendo sempre l’applicazione della legge più favorevole al reo.

In questo quadro il Ministro della Salute, Lorenzin, ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri chiedendone l’iscrizione urgente, un decreto legge che ripristina le due tabelle contenenti le sostanze stupefacenti aggiornate alla data della pronuncia della Consulta nonché  "la relativa disciplina previgente, su cui la Corte Costituzionale non ha formulato censure”.

In attesa di leggere il testo completo e di comprendere quali sono le intenzioni del legislatore, la domanda sorge spontanea: servirà ad arginare il caos e ad evitare che situazioni simili vengano trattate, giudizialmente,  in modo diverso?



A cura della redazione di www.modernlaw.it