PENALE/ Non punibile il sorvegliato speciale che fuma marijuana

Il Tribunale di Bari in composizione monocratica era stato chiamato  a giudicare un sorvegliato speciale che era stato controllato  dai carabinieri, all’interno di un locale di sua pertinenza, con altra persona, esente da pregiudizi penali mentre era intento a confezionare  sigarette.

Infatti, all’interno del locale, posto sul tavolo vi erano cartine per sigarette e una sostanza resinosa, ( marijuana) pronta per essere mischiata con il tabacco.

Il sorvegliato speciale, come è noto, al momento della sottoposizione  della misura riceve la carta precettiva che contiene una serie di obblighi tra i quali quello di "non dare adito a sospetti e rispettare le leggi dello Stato”.

Anche l’imputato del processo in questione aveva, tra le varie prescrizioni, anche quella generica di rispettare le leggi dello Stato Italiano e per questo era stato denunciato e tratto a giudizio "perché sorpreso dai militari dell’Arma in possesso di sostanza stupefacente del tipo "marijuana, detenuta per uso personale”.

Tuttavia il Tribunale di Bari ha ritenuto di assolverlo dal reato a lui ascritto perchè il fatto non costituisce reato.

Nella motivazione il Giudice monocratico spiega che è mancata nella condotta dell’imputato "la volontà e la consapevolezza di violare la prescrizione”, giacchè lo stesso era all’interno di un locale privato con un amico incensurato ed il quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto nella loro disponibilità era minimo e compatibile con un uso personale della sostanza.

La finalità della prescrizione di rispettare le leggi dello Stato pur essendo ampia, quindi,  non può comprendere le condotte private nelle quali emergono soltanto ipotetiche violazioni di carattere amministrativo né tanto meno condotte soltanto eventualmente censurabili dal punto di vista morale.