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PENALE/La decisione delle Sezioni Unite sul "braccialetto elettronico"

PENALE/La decisione delle Sezioni Unite sul
PENALE/ La decisione della Cassazione a SS.UU. sul braccialetto elettronico.

Per risolvere il contrasto prodottosi nella giurisprudenza della Suprema Corte in materia di concedibilità degli arresti domiciliari in assenza della disponibilità di mezzi elettronici di controllo sono intervenute le Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

La questione controversa era la seguente : "se il Giudice, investito di una richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con c.d. "braccialetto elettronico”, e di sostituzione della custodia in carcere con la predetta misura, in caso di indisponibilità  di tale dispositivo elettronico, debba applicare la misura più grave della custodia in carcere ovvero quella meno grave degli arresti domiciliari”

Le SS.UU.( Presidente il dr. Canzio, relatore il dr. Piccialli) con nota del 28.4.2016 hanno reso pubblica, con informazione provvisoria, la soluzione adottata, che è la seguente :

"Il giudice, escluso ogni automatismo nei criteri di scelta delle misure, qualora abbia accertato l’indisponibilità del suddetto dispositivo elettronico, deve valutare ai fini dell’applicazione e  della sostituzione della misura coercitiva, la specifica idoneità, adeguatezza e proporzionalità di ciascuna di esse in relazione alle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto”.

Le Sezioni Unite, quindi pare che abbiano hanno ritenuto che la indisponibilità del braccialetto imporrebbe una rivalutazione della idoneità della misura, sicchè si richiederebbe un ulteriore passaggio al Giudice che ha emesso il provvedimento : costui dovrebbe rivalutare la situazione e stabilire se all’indagato può essere applicata la misura degli arresti domiciliari senza braccialetto oppure no.
Si aspettano le motivazioni della Corte onde approfondire maggiormente il tema, ma pare comprensibile come si vada verso il riconoscimento di un tertium genus di misura cautelare frapposta tra custodia in carcere e  custodia domiciliare senza braccialetto.

Questa soluzione però non risolve il nodo centrale del problema e rimette al Caso ogni decisione: se il braccialetto c’è la persona detenuta più fortunata va a casa, se il braccialetto non c’è la persona detenuta meno fortunata rimane in carcere.

Non solo, ulteriore questione : e se il braccialetto si rende disponibile in seguito? permane quel giudizio di idoneità alla misura domiciliare o lo stesso deve essere rivisto perché nel frattempo è decorso altro tempo?

E tutto questo non va sicuramente nella direzione di una pronta decisione sulle questioni cautelari e soprattutto determina la permanenza in custodia cautelare massima ( cioè in carcere) di persone che meriterebbero un trattamento cautelare diverso e meno grave.

Pare allora che quella adottata dalle SSUU appare una soluzione che invece di risolvere il problema lo complica.

Ma,….. aspettiamo le motivazioni.


A cura della redazione del sito www.modernlaw.it ( studio legale associato Castellaneta, D’Argento Milano) .