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GIUSTIZIA. Decreto legge 168/16: alla ricerca dell'efficienza perduta.

GIUSTIZIA. Decreto legge 168/16: alla ricerca dell'efficienza perduta.

GIUSTIZIA/ Decreto Legge sull”Efficienza della Giustizia” 


Il 19 ottobre scorso il Senato ha convertito in legge il decreto n.168/2016 denominato "efficienza della Giustizia”.

Il testo contiene una serie di norme per velocizzare i processi in Cassazione, regole sul processo amministrativo telematico ( obbligatorio dal 1° gennaio 2017) e una serie di disposizioni organizzative volte a rendere più efficiente la macchina burocratica di Cassazione e Tribunali Amministrativi sopratutto.

Per quel che concerne la Cassazione vi saranno più Magistrati applicati ai collegi (vi potranno far parte anche quelli del Massimario), nel civile  si amplia la possibilità di definire i procedimenti in camera di consiglio senza discussione orale ma con memorie scritte e si inverte l’ordine delle discussioni : prima il Procuratore  Generale poi le parti private.

Davanti al Giudice amministrativo irrompe la telematica: dal 1° gennaio 2017 i giudizi amministrativi dovranno essere introdotti con modalità telematiche, sarà obbligatoria la notifica anche alle parti a mezzo pec e gli atti dovranno contenere un numero massimo di pagine ( entro dicembre il Consiglio di Stato emetterà un decreto in materia).

Oltre alla sintesi, nel processo amministrativo si richiede espressamente la chiarezza (si confronti art. 3 D.lgsl. n. 104/2010) che significa intellegibilità del ragionamento.

Anche il processo penale è toccato dalle esigenze di sinteticità : con decreto n. 68 del 28.4.2016 il Primo Presidente della Cassazione ha richiesto, nella motivazione delle sentenze, brevità e richiami ai precedenti conformi senza lungaggini espositive.

In definitiva la Giustizia cerca di diventare più efficiente imponendo la telematica e la sintesi  con l’auspicio che possa produrre rapidità ed efficacia delle decisioni. 

A cura della redazione di www.modernlaw.it  (studio legale associato Castellaneta, D’Argento & partners. MILANO.