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PENALE/Misure cautelari. Cassazione su attualità pericolo.

PENALE/Misure cautelari. Cassazione su attualità pericolo.
PENALE/ Cassazione su "attualità” del pericolo di reiterazione del reato 

L’art. 274 del codice di procedura penale prevede che le misure privative della libertà personale possano essere disposte soltanto se sussistono specifiche ed inderogabili esigenze attinenti alle indagini, se l’indagato si è dato o può darsi alla  fuga, e se, per le specifiche modalità e circostanze del fatto sussiste il concreto ed attuale pericolo che lo stesso commetta gravi reati o reati della stessa specie di quello per cui si procede.

Non si può privare della libertà personale una persona in assenza di tali presupposti.

La legge n. 47/2015 pavoneggiata come "riforma della custodia cautelare” ha specificato, circa il pericolo di reiterazione del reato, che quest’ultimo  deve essere "attuale” ( allocuzione mancante nel testo previgente) e che quindi deve ritenersi la possibilità di ripetizione del reato quando " per specifiche modalità e circostanze del fatto e per la personalità della persona sottoposta alle indagini o dell’imputato, desunta da comportamenti  o atti concreti o dai suoi precedenti penali, sussiste il concreto ed attuale pericolo che questi commetta gravi delitti …ovvero delitti di criminalità organizzata o della stesa specie per cui si procede”.

Recentissima sentenza della Cassazione (sez. VI del 18.12.2015 n. 50027) ha preso atto di tale modifica, ma non la ha ritenuta determinante, atteso che, anche in precedenza, a parere della Corte, l’attualità ben poteva essere valutata  e considerata necessaria.
La unica specificazione, aggiunge la Corte, è che in precedenza l’attualità "poteva" essere valutata per il pericolo di reiterazione del reato, mentre oggi "deve” essere valutata.

L’asticella, cioè, sembra spostata  un pò più in alto : decisivo, a nostro parere sarà sempre il rapporto che il magistrato vorrà considerare esistente tra il concetto di "attualità” e precise circostanze di fatto emergenti dagli atti.

 Altrettanto decisivo sarà l’assolvimento dell’obbligo motivazionale sul punto : un motivazione precisa e non apparente né tanto meno riportante mere valutazioni fatte dalla polizia giudiziaria in fase di indagini consentirà all’indagato di poter meglio apprestare le sue difese.

A cura della redazione di www.modernlaw.it sito ufficiale dello studio legale associato Castellaneta, D’Argento & partners. MILANO.