STUDIO LEGALE ASSOCIATO - MILANO

PENALE/ Intercettazioni.Proposta di riforma viola il diritto di difesa.

PENALE/ Intercettazioni.Proposta di riforma viola il diritto di difesa.
PENALE/ Riforma intercettazioni. Penalizzata la difesa dell’imputato.

Per tutelare la privacy si limitano le garanzie difensive.

Il Governo si appresta a varare alcuni provvedimenti che costituirebbero la "riforma della giustizia” e, in materia di intercettazioni, ritiene che sia primario evitare che i contenuti dei dialoghi intercettati finiscano sui giornali con ovvio pregiudizio della privacy del "giudicabile” e degli altri soggetti coinvolti.

Tale proponimento è condivisibile.

Quello che non comprendiamo è come,  per arrivare a ciò, si pensi di  prevedere " una stretta sulla allegazione delle intercettazioni ai provvedimenti di misura cautelare non più con le trascrizioni integrali, ma con il semplice riassunto del contenuto; come pure potrebbero non essere affidate copie alle parti fino all’udienza preliminare”( fonte:  Il Sole 24 ore del  27/6/2014 "le vie della ripresa. La riforma dei processi”).

Praticamente si potrà  sottoporre un cittadino alla custodia cautelare in carcere fornendo all’indagato solo una sintesi dei dialoghi intercettati da cui emergerebbero i gravi indizi di colpevolezza e non allegando le trascrizioni e le registrazioni effettuate se non con al richiesta di rinvio a giudizio.

Significherebbe che l’indagato privato della libertà e  gli avvocati non avrebbero la possibilità di conoscere da subito gli effettivi dialoghi intercettati  su cui si fonda l’ordinanza di privazione della libertà.

La proposta appare assurda e incostituzionale perché intacca in maniera clamorosa il principio della parità delle parti processuali, in quanto una ( il PM) sarebbe in condizione di conoscere  tutti gli elementi indiziari e all’altra ( la difesa) sarebbe negato l’accesso agli atti e di conseguenza sarebbe frustrato il diritto di ricorrere al Tribunale del riesame.

Inoltre  tutti sanno che una frase intercettata deve essere anche inserita in un contesto e quindi deve essere letta per intero nell’ambito di un intero colloquio.
Assurdo prevedere di affidare agli organi di pg e alla parte pubblica il compito di "sintetizzare” i dialoghi .

Assurdo limitare la libertà e la difesa della libertà per favorire la privacy: c’è già una norma che vieta di divulgare atti quando si è in fase di indagini.

E’ auspicabile, quindi , un pronto ravvedimento  dei proponenti tale assurda disposizione violatrice del diritto di difesa.

A cura della redazione di www.modernlaw.it  ( studio legale associato Castellaneta, D’Argento & partners. MILANO.