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PENALE/Il Trojan horse per intercettare?

PENALE/Il Trojan horse per intercettare?
PENALE/ Intercettazioni. Le SSUU decidono su utilizzo "trojan horse"

E’ attesa per giovedì prossimo la sentenza delle Sezioni Unite Penali della Cassazione che deciderà circa la legittimità dell’utilizzo del virus "trojan horse”  per intercettare utenze di potenziali malavitosi.

E’ stata la VI sezione penale con ordinanza del 10.3.2015 n. 59 ha rimettere la questione al Supremo Collegio, giacchè ha preso le distanze da un precedente  arresto giurisprudenziale che vietava l’uso come prova delle captazioni effettuate tramite virus informatico.

La VI sezione ha posto tre questioni alle Sezioni Unite :
 se il decreto che dispone l’intercettazione tramite trojan debba indicare anche i luoghi della captazione, pena la sua inutilizzabilità; 
se in mancanza di tale autorizzazione la inutilizzabilità colpisca soltanto le captazioni effettuate nei "luoghi di privata dimora”, 
e se infine, per i reati di criminalità organizzata l’intercettazione tramite virus informatico possa essere utilizzata a prescindere dalla indicazione dei luoghi.

E’ importante sottolineare che l’utilizzo del virus informatico installato su pc , tablet, smartphone è capace di videoregistrare ogni istante della vita privata e di relazione della persona, ovunque si trovi.

La Procura Generale giustifica l’utilizzo del trojan per combattere terrorismo e mafie, tuttavia  è evidente che le intercettazioni con tale invasivo mezzo informatico interesserebbero molte persone "terze”, che vedrebbero la loro privacy violata e soprattutto la loro vita "distrutta” dalla successiva diffusione delle registrazioni.

Limitare l’utilizzo del "trojan” ai soli reati gravi ( previsti dall’art. 407 e 51 terzo c.p.p.) non è sufficiente: tale scelta da un lato legittimerebbe ancora una volta la politica del "doppio binario”, ed in ogni caso non eviterebbe la esposizione della  vita privata di cittadini non coinvolti nel processo penale.

La Corte, quindi, sotto tale aspetto,  dovrebbe valutare, con estrema prudenza anche  le garanzie ed il diritto alla privacy  di tutti i cittadini.
            
A cura della redazione di www.modernlaw.it  (studio legale associato Castellaneta, D’Argento & partners. MILANO.