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PENALE/ Ebbrezza alla guida e non punibilità

PENALE/ Ebbrezza alla guida e non punibilità
PENALE/ Giudici di merito, "stato di ebbrezza” e non punibilità per particolare tenuità del fatto.

Il parlamento sta predisponendo l’autonomo reato di omicidio stradale ma già da tempo i Giudici di merito appaiono particolarmente severi nell’ irrogare sanzioni per la guida in "stato di ebbrezza” e cioè di condotte in violazione dell’art. 186 codice della strada.

La Giurisprudenza  di merito ritiene, concordemente, che l’alcol test faccia piena prova dello stato del conducente e che spetta a costui l’onere della prova di dimostrare che vennero commessi errori nella procedura di rilevamento da parte dei pubblici ufficiali ( per ultimo Trib Ivrea sentenza n. 765 del 23.1.2015).

Altro dato acquisito è che non è necessario produrre incidenti perché scatti la violazione di cui all’art.  186 Codice della  strada : è sufficiente, sotto il profilo soggettivo, la consapevole assunzione eccessiva di sostanze alcoliche e la successiva decisione di mettersi comunque alla guida del proprio  veicolo.

Il conducente potrà far valere le proprie ragioni nel caso in cui non sia stato informato del diritto di nominare e far intervenire un difensore di fiducia: la Cassazione ha infatti chiarito che tale ipotesi rappresenta una nullità rilevabile sino al termine del giudizio di primo grado.

Sarà interessante verificare l’impatto del nuovo art. 131 bis ( non punibilità per tenuità del fatto) sui casi più lievi di guida in stato di ebbrezza.

Allorchè infatti il tasso alcol emico accertato sia di poco superiore ai minimi per i quali è prevista la sanzione penale, e il conducente abbai commesso per la prima volta tale infrazione  non abbia  causato incidenti potrebbe legittimamente invocarsi la applicazione di detta norma che sancisce la non punibilità allorchè per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento non risulta abituale.


A cura della redazione di www.modernlaw.it  (studio legale associato Castellaneta, D’Argento & partners. MILANO.